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NEAR TROINA, Sicily 1943

TITOLO: NEAR TROINA, Sicilia 1943

TECNICA: Olio su tela

DIMENSIONI: 90 X 60

 

NEAR TROINA, Sicily 1943 – Oils on canvas – cm 90 X 60.

L’opera è dipinta ad olio su tela con la tecnica delle velature. Su una superficie scurita con terra d’ombra bruciata molto diluita ho dipinto la grisaglia monocromatica. Al termine di questa prima fase di pittura, i colori hanno subito passaggi di varie tonalità, fino ad ottenere i toni desiderati. Ogni seduta di velature ha richiesto l’asciugatura degli strati sottostanti.

Gli eventi

L’opera è un omaggio al famoso fotografo ungherese Robert Capa, che nel 1943 fu reporter degli avvenimenti bellici in Sicilia durante l’operazione Husky.

Foto di Robert Capa, 1943

La foto è stata scattata in Contrada Capostrà nei pressi di Sperlinga (provincia di Enna, Sicilia). L’immagine ritrae un soldato americano che guarda in direzione del bastone di un anziano pastore (o contadino) semipiegato sulle ginocchia. Secondo alcuni lo scatto è avvenuto il 6 agosto 1943, dopo la battaglia di Troina. In questo caso il vecchio sembrerebbe indicare la via che hanno preso i soldati tedeschi in ritirata dopo la battaglia. Secondo altri la foto è di fine luglio, prima della battaglia.

Luogo dello scatto fotografico, coordinate 37°46’48″N   14°20’4″E

Cercando le coordinate del luogo (37°46’48″N   14°20’4″E), mi sono recato sul posto, dove ho trovato una targa commemorativa, ma soprattutto ho potuto fare degli scatti utili alla realizzazione del dipinto.

Incrociando alcuni dati di eventi storici con la posizione del luogo e l’orientamento dei due personaggi, suppongo che la data dello scatto risalga ad un periodo antecedente la battaglia di Troina, che si è combattuta dal 31 luglio al 5 agosto 1943. Il panorama dietro i due protagonisti, inoltre, è a sud, quindi il vecchio non può che indicare l’est, cioè la direzione verso Troina.

Lo stemma sulla spalla del soldato è il numero 1 della Prima divisione di fanteria USA del generale Terry Allen, che aveva occupato precedentemente Enna, poi il 23 luglio Petralia Sottana e, infine, proseguiva lungo la strada statale 120 in direzione di Troina. E proprio qui, disorientati da un paesaggio che sembra tutto uguale ed ha messo a dura prova pure il mio navigatore satellitare, gli americani si fermarono per chiedere informazioni.

 

I due protagonisti

Osservando i due protagonisti, mi chiedo spesso in che modo avranno comunicato. Il soldato parlava solo americano o magari era un italo-americano che snocciolava un po’ d’italiano? Sicuramente il vecchio si sarà espresso in dialetto siciliano! Comunque sia andata, il linguaggio del corpo di noi italiani, ed in particolare dei siciliani, avrà facilitato i dialoghi.

Il vecchio indossava tipici abiti degli anni ‘40, camicia con gilet sopra e pantaloni in fresco lana o cotone fermati da fasce alle caviglie, e le sue calzature erano suole in gomma di copertone d’auto tagliata e legata con lacci di stoffe.

I calzari del vecchio

Il soldato, di alta statura, indossava la tipica uniforme americana, camicia cachi, pantaloni marroni, anfibi marroni e le ghette. Da notare il numero 1 sulla spalla della 1a Prima divisione di fanteria. Sul capo è riconoscibilissimo l’elmetto dell’esercito americano.

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